Non so come nè perchè sono finita tra queste pagine.
Eppure,eccomi qua,passand la serata assieme a Bukowski. Il tutto condito da una profonda sensibilità artistica e umana che, per difendere se stessa, si nasconde dietro un cinismo spietato e ad alto gradiente alcolico. Bukowski non racconta balle, né a se stesso né agli altri: è miseramente schietto perché nella miseria umana vede l’unica condizione in cui vivono gli uomini.
Bukowski riesce a vedere con perfetta lucidità l’infelicità umana, la follia dell’oppressione dell’uomo sull’uomo, è un maestro nel dare quadri psicologici completi e dettagliati, se pur brevi come flash, dei personaggi più disparati.
Le storie alternano tratti deliranti (tipo quella della macchina da sesso), a considerazioni di una lucidità che non da scampo all’ ottimismo, pur senza perdere quel vero d’ ironia dell’uomo disincantato. Ah, per alcuni si parla di pornografia pura.
Adoro il suo stile di scrittura,adoro le sfumature che si possono cogliere oltre ai toni crudi e monocromatici.
È interessante Bukowski. Comunque, ti ho chiesto un piacere tramite mail…non so se hai letto. 🙂
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Letto cento vite fa, però il sapore ce l’ho ancora sul palato: bellissimo e toccante. Non male anche il film che ne fece Ferreri…
Un saluto ed un fiore
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dovrò scaricarlo allora 😀
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Te lo consiglio…
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