Il dolore e la noia – Schopenhauer

Il desiderio fa parte dell’esperienza umana:quali effetti ha? Da che cosa nascono il dolore,il piacere,la noia?

Lo sguardo più generale basta a mostrarci il dolore e la noia come i due nemici della felicità umana. Oltre a ciò si può ancora osservare,che secondo la misura in cui ci riesce diabbandonare uno di essi,noi ci avviciniamo all’altro,e viceversa; cosicché la nostra vita rappresenta realmente un’oscillazione più forte o più attenuata tra questi due stadi.
Ciò sorge dal fatto che essi si trovano reciprocamente in un doppio antagonismo,uno esterno o oggettivo e uno interno o soggettivo. Esternamente cioè il bisogno e la privazione generano dolore;al contrario la sicurezza e l’abbondanza provocano la noia. Di conseguenza noi vediamo la classe più bassa del popolo in una lotta costante contro il bisogno,cioè contro il dolore,mentre il mondo dei ricchi e dei privilegiati è in lotta continua e spesso davvero disperata contro la noia.
L’antagonismo interno o soggettivo di quegli stati (dolore e noia) è basato invece sul fatto che nell’uomo singolo la sensibilità per uno di essi è in rapporto inverso a quella per l’altro,ssendo determinata dalla misura delle sue forze spirituali.
(A. Schopenhauer – Parerga e paralipomena vol.I)

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La vita umana,secondo Schopenhauer,scorre tra il desiderio,che è dolore,e la soddisfazione, che si traduce presto in sazietà (quindi in noia).
Di qui l’immagine della nostra esistenza come un pendolo che oscilla tra queste due fasi, dolore e noia, con un piccolo step attraverso il piacere. Che,però,ben presto si rivela solo un attimo fugace.
Anche dal punto di vista sociale,dolore e noia dominano la vita umana: il bisogno e il dolore tormentano la gente del popolo, mentre la noia è il demone dei ceti alti.
In “Parerga e paralipomena”, Schopenhauer sottolinea il collegamento tra la vita interiore del singolo individuo e la diversa sensibilità di ognuno al dolore e alla noia, individuando nella vuotezza e nella povertà d’animo la radice della noia e la conseguente spinta a riempire quel senso di vuoto esistenziale con molteplici attività esteriori.

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8 risposte a "Il dolore e la noia – Schopenhauer"

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